Art. 40, c. 2, d.lgs. n. 33/2013
Fattori quali le sostanze, l’energia, il rumore, le radiazioni od i rifiuti, anche quelli radioattivi, le emissioni, gli scarichi ed altri rilasci nell’ambiente, che incidono o possono incidere sugli elementi dell’ambiente
Aggiornamento: Tempestivo (ex art. 8, d.lgs. n. 33/2013)
1 Aria
Bollettini
Bollettini dell’aria di ambito provinciale
Ozono
L’ozono è un gas formato da tre atomi di ossigeno (O3). In natura si trova in concentrazioni rilevanti negli strati alti dell’atmosfera terrestre, dove costituisce una fascia protettiva nei confronti della radiazione ultravioletta del sole. In questa zona dell’atmosfera, detta “stratosfera”, l’ozono è indispensabile alla vita sulla terra perché impedisce di far passare i raggi pericolosi per la nostra salute. L’espressione “il buco dell’ozono” si riferisce all’assottigliamento dello strato di ozono di cui abbiamo bisogno per proteggerci dalle radiazioni ultraviolette. Per “inquinamento da ozono” si intende l’aumento della sua presenza nell’aria che respiriamo, soprattutto nei periodi estivi, che può avere effetti dannosi sulla salute dell’uomo e sull’ambiente.
PM10
PM (Particulate Matter) è il termine generico con il quale si definisce un mix di particelle solide e liquide (particolato) che si trovano in sospensione nell’aria. Il PM può avere origine sia da fenomeni naturali (processi di erosione del suolo, incendi boschivi, dispersione di pollini, ecc.) sia da attività antropiche, in particolar modo dai processi di combustione e dal traffico veicolare (particolato primario). Le particelle di dimensioni inferiori costituiscono un pericolo maggiore per la salute umana, in quanto possono penetrare in profondità nell’apparato respiratorio; è per questo motivo che viene attuato il monitoraggio ambientale di PM10 e PM2.5 che rappresentano, rispettivamente, le frazioni di particolato aerodisperso aventi diametro aerodinamico inferiore a 10 µm e a 2.5 µm.
Info PM10
PM10 Pm2,5 dati in diretta
Bollettino allerta PM10
2 Acqua
Livello di inquinamento corsi d’acqua – open data
Monitoraggio PFAS
Mappa PFAS
Analisi PFAS 2020
Analisi PFAS 2021
3 Rifiuti urbani
Con Deliberazione di C.C. n° 66/2004 è stato affidato alla società a capitale interamente pubblico Bovolone Attiva S.r.l. il servizio di gestione rifiuti urbani (raccolta, trasporto e smaltimento, spazzamento strade) e gestione dell’Ecocentro (dal 2006). La società è partecipata al 60% dal Comune di Bovolone e al 40% da Amia Verona S.p.A. ed è affidataria del servizio di igiene urbana fino al 30/12/2030.
Report 2020 produzione rifiuti Comune di Bovolone
4 Inquinamento elettromagnetico
Campagne di misura del campo elettromagnetico
5 Aziende a rischio di incidente rilevante
Il 26 giugno 2015, con l’emanazione del decreto legislativo n° 105, l’Italia ha recepito la direttiva 2012/18/UE (cd. Seveso III), relativa al controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose. Le principali novità introdotte dalla Direttiva 2012/18/UE (cd. “Seveso III”) intendono:
In riferimento a tali obblighi in capo ai Comuni (art. 23) , sono pubblicate in questa sezione gli estratti delle notifiche di cui all’art. 13 del DLgs 105/2015 (la parte minima da mettere a disposizione del pubblico) per gli stabilimenti sottoposti a tale normativa presenti sul territorio:
Stabilimenti di soglia inferiore (art. 3 c.1 b) del Dlgs 105/2015):
ditta Geofin Spa – deposito di prodotti fitosanitari
ditta Giorgio Gas – deposito di GPL
E’ inoltre disponibile un servizio web, al link https://www.rischioindustriale.isprambiente.gov.it/seveso-query-105/ che, nella Sezione Pubblica, permette la consultazione permanente delle informazioni fornite dai gestori nelle notifiche, consentendo così di rispondere a quanto prescritto dall’art. 23, comma 6 del d.lgs 105/2015.